Russia: terra di ghiacci e steppe. Il clima del paese più vasto del mondo

Paesaggio russo invernale con foresta boreale, neve abbondante, cielo grigio e betulle ghiacciate: tipico della Siberia in gennaio.

La Russia non è solo lo Stato più esteso del pianeta: è un continente climatico a sé stante. Con una superficie che copre 11 fusi orari, il suo clima cambia radicalmente da una regione all’altra, creando ambienti tanto ostili quanto affascinanti. Le stagioni, in Russia, non si susseguono con dolcezza: esplodono, si impongono, segnano i cicli vitali.

Russia Europea: il regno del clima continentale umido

La parte occidentale della Russia, dove si trovano Mosca, San Pietroburgo e gran parte della popolazione, è caratterizzata da un clima continentale umido. Gli inverni sono lunghi, freddi e nevosi, con temperature medie tra -10 °C e -15 °C a gennaio. Le estati sono brevi ma sorprendentemente calde, con punte oltre i 30 °C. Le piogge sono distribuite durante l’anno, ma l’umidità resta una costante. I boschi di betulle e conifere che circondano le città sembrano assorbire la nebbia e restituire una calma surreale.

Siberia: il gelo eterno

Spostandosi a est degli Urali, il paesaggio si trasforma e il clima diventa estremo. Benvenuti in Siberia, dove si registra il clima continentale più rigido al mondo. A Jakutsk, capitale della Sacha, le temperature invernali raggiungono i -50 °C. La neve copre il suolo per la maggior parte dell’anno e il permafrost impedisce la crescita di molti vegetali. In estate, però, il sole splende per 20 ore al giorno e può fare caldo anche oltre i 30 °C. È il paradosso siberiano: freddo letale e calore improvviso, spesso nella stessa settimana.

Estremo Oriente Russo: clima monsonico e umidità asiatica

Nell’Estremo Oriente, dove si affacciano città come Vladivostok sul Pacifico, il clima è fortemente influenzato dai monsoni asiatici. Gli inverni sono ancora rigidi, ma l’estate è più piovosa e umida, simile a quella delle coste giapponesi. La vegetazione cambia: ai pini si alternano foreste miste con latifoglie e bambù nani.

Sud e Caucaso: steppe, deserti e subtropicale

Nelle regioni più meridionali, come la Kalmykia, il clima si fa secco e arido, quasi desertico. A Sochi, lungo la costa del Mar Nero, si sviluppa invece un microclima subtropicale: estati calde, inverni miti, vegetazione rigogliosa. Qui crescono palme, agrumi e fiori mediterranei, a poche centinaia di chilometri dalle cime innevate del Caucaso.

Artico e Tundra: il silenzio bianco

A nord, oltre il Circolo Polare Artico, regna la tundra. Qui il clima è polare: meno di 10 °C anche in estate e temperature fino a -60 °C in inverno. Il sole scompare per mesi durante la notte polare, per poi brillare incessantemente in estate. La vegetazione è ridotta a muschi, licheni e arbusti bassi, mentre orsi polari e volpi artiche dominano il paesaggio.

di Mondo24

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